lunedì 31 gennaio 2011
Affluente - TSOL
Già a partire dal titolo si intuisce quale sarà il genere che la band intende seguire, e non è un intuizione sbagliata. 20 pezzi di pure hardcore americano, cantati però in italiano che non lasciano spazio a nulla che non sia una vera e propria furia punk, sottolineata da un muro del suono devastante. Carlo Cannella con la sua voce particolare conferisce al disco quel tocco in più che lo rende ancora più apprezzabile mentre canta di ingiustizia sociale, religione, morte, violenza, capitalismo, anarchia, militarizzazione e molto altro senza cadere mai nel banale, anzi, originalità, sarcasmo ma anche un profondo livello di conoscenza dei temi trattati aggiunge la possibilità di una lettura su più livelli di significato; il tutto supportato da ritmiche possenti nel più puro stile american HC del miglior genere. Ogni traccia è il nome tradotto di un gruppo statunitense anni '80 ("bandiera nera", "abuso verbale", "battaglione di santi", "corrosione della conformità" ecc ecc) e questo album si qualifica come il migliore disco del genere uscito in europa nell'ultimo decennio. Da avere ad ogni costo. [Lobo]
Voto: 10
Tracklist:
01. Bandiera Nera
02. Esperimenti Uniti d'America
03. Battaglione di Santi
04. Gli Idioti del Circolo
05. Codice d'Onore
06. Approccio Negativo
07. Articoli di Fede
08. Piacere Malato
09. Decontrollo del Sistema Sociale
10. Proprietà del Governo
11. Scelta Uniforme
12. Vuoto
13. Abuso Verbale
14. Sporchi Marci Imbecilli
15. 7 Secondi
16. Corrosione della Conformità
17. Causa di Morte: Adrenalina
18. Incerti al 76%
19. Pupazzi di Carne
20. Distorsione Sociale
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Nabat - Laida Bologna
Non credo servano descrizioni per questo autentico pezzo di storia dell' Oi italiano; 4 pezzi, diventati poi i cavalli di battaglia del gruppo bolognese e coverizzati in seguito da svariati gruppi della scena punk italiana. Un EP da avere e da cantare a squarciagola.
Voto : 8,5
- Laida Bologna
- Potere nelle strade
- Lunga vita ai ribelli Oi!
- Troia
Hail of Bullets - On Divine Winds
Secondo album per il supergruppo death metal olandese, questa volta il conflitto si sposta dalla steppe russe alle spiagge e alle giungle del fronte del pacifico. Questo disco non fa che confermare tutte le qualità messe in campo nell' album precendente e basterebbe la sola canzone d' apertura "Operation Z", una violentssima bordata di puro death metal per promuovere a pieni voti l' album in questione. Riff tritaossa, rallentamenti perfetti, assoli e parti melodiche ben inseriti e il fantastico growl di Van Drunen la fa da padrone. D' altronde gli Hail of Bullets sono uno dei migliori gruppi death del nuovo e questo disco va a collocarsi sicuramente tra i migliori cd del 2010
Voto : 8,5
1. The Eve Of Battle
2. Operation Z
3. The Mukden Incident 4. Strategy Of Attrition
5. Full Scale War
6. Guadalcanal
7. On Choral Shores
8. Unsung Heroes
9. Tokyo Napalm Holocaust
10. Kamikaze
11. To Bear The Unbearable
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Goatlord - Reflections of the Solstice
Immaginate di prendere del death metal rozzo e primordiale, mischiarlo con rallentamenti doom, storie di zombi, voodoo e magia nera e condire il tutto con tanto droga ed avrete un idea di cosa sono i Goatlord. Uno dei primi gruppi death/doom della storia, riff di puro death metal old school, batteria lenta e pesante e una voce cattivissima. Se cercate tecnica e sperimentazioni questo non è il disco che fa per voi,ma se amate gruppi come coffins, asphyx, blasphemy, nunslaughter l' ascolto è pressoche obbligatorio.ù
Voto : 8 +
1. | Blood Monk | 05:53 | |
2. | Distorted Birth | 06:58 | |
3. | The Fog | 06:55 | |
4. | Underground Church | 04:34 | |
5. | Chicken Dance | 03:50 | |
6. | Acid Orgy | 05:42 | |
7. | Possessed Soldiers of War | 05:17 | |
8. | Sacrifice | 04:20 |
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Rocket From The Tombs-"The Day The Earth Met The Rocket From The Tombs"
Gruppo attivo tra il 1974-1975 nella scena di New York, il disco racchiude i vari demo e alcuni pezzi live. Contraddistinti da una formazione estremamente instabile che si riflette anche sulle canzoni che raramente seguono una stessa linea da una registrazione all'altra sono uno dei più curiosi fenomeni dell'epoca. Un punk stralunato e psicotico con inserti melodici e deliranti, apprezzabile solo dagli intenditori che vogliono approfondire la conoscenza di quella che fu la scena generatrice di moltissimi gruppi tra cui Ramones, Dictators e Blondie, per nominare i più famosi. Altra curiosità è la presenza in alcune canzoni di Stiv Bators. O' Connor e Madanski, futuri membri dei Dead Boys (nel disco si trovano le primissime versioni di "Sonic Reducer", "Ain't It Fun", "Down In Flames", e "What Love Is It" e non solo) e di Laughner e Thomas che avrebbero poi fondato i Pere Ubu (anche "Life Stinks", "30 Seconds Over Tokyo" e "Final Solution" nelle loro versioni originali sono presenti nell'album). Una vera band-incubatrice per la futura esplosione del punk. [Lobo]
Voto: 7,5
Tracklisti:
1. Raw Power (Cover Iggy & The Stooges)
2. So Cold
3. What Love Is
4. Ain't It Fun
5. Transfusion
6. Life Stinks
7. Muckraker
8. 30 Seconds Over Tokyo
9. Satisfaction (Cover Rolling Stones)
10. Sonic Reducer
11. Never Gonna Kill Myself Again
12. Final Solution
13. Foggy Notion
14. Amphetamine
15. Read It & Weep
16. Seventeen
17. Frustation
18. Down In Flames
19. Search & Destroy (Cover Iggy & The Stooges)
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Dead Rabinz-"Israhell"
Gruppo israeliano con una buona immagine d'attitudine e d'estetica e ottime (immagino) intenzioni. L'album si snoda su 15 tracce che si ispirano allo street punk e agli Exploited. Purtroppo mancano l'originalità necessaria perchè il disco sia interessante e le tracce si rivelano banalissime quasi subito. L'ascolto, infatti, annoia dopo pochi minuti, i musicisti non riescono a creare un muro di suono sufficiente a trascinare l'ascoltatore nel vortice d'aggressività che vorrebbero creare e i pezzi a due voci, fatti per spezzare la monotonia non reggono nemmeno al primo ascolto. Consigliato solo a punk di bocca molto buona. [Lobo]
Voto: 5,5
Tracklist:
1. Intro
2. Israhell
3. Vosvoyas
4. Agression
5. Wankers
6. Detstvo
7. Slave
8. Ananizm
9. Why?
10. Tel-Aviv City
11. We
12. War
13. Life
14. Sam Za Sebya
15. Tikva
Exploited-"Fuck The System"
Exploited-"Fuck The System"
Uno si chiede il perchè di un disco del genere, poi arriva la risposta. I soldi! Un album orrendo, liriche banali, e riff che vanno dove va il mercato seguendo un metal da pagliacciata unito a un hardcore all'acqua di rose. Del punk così strillato dalla band nemmeno una vaga traccia mentre abbondano la monotonia, lo stereotipo e la moda. Creato apposta per ragazzini tredicenni che fanno gli anarchici bevendo Coca Cola. [Lobo]
Voto: 2
Tracklist:
1. Fuck The System
2. Fucking Liar
3. Holiday In The Sun
4. You Are A Fucking Bastard
5. Lie To Me
6. There Is No Point
7. Never Sell Out
8. Noize Annoys
9. I Never Changed
10. Why Are You Doing This To Me
11. Chaos Is My Life
12. Violent Society
13. Was It Me
Extreme Napalm Terror-"Impulse To Destroy"
Nascendo nel 1986 sono tra i primissimi gruppi grind in Germania e in generale in Europa. Esordio sulla lunga distanza, nel 1989 con "Impulse To Destroy", 34 tracce in 35 minuti, una mazzata di grindcore/noise che non guarda in faccia a nessuno. La tecnica scarseggia e anche la produzione ma se cercate la violenza pura e semplice questo disco fa per voi, con ritmiche che maciullano, una batteria che copre qualsiasi cosa e un growl primordiale quanto efficace che il più delle volte lascia da parte i testi (testi?) per effettuare semplici versi che riportano questo album a un livello ancora più primordiale e primitivo, direttamente dal miglior inferno sonoro! (Lobo)
Voto: 8
Tracklist:
1. Impulse To Destroy-Part 1
2. Impulse To Destroy-Part 2
3. Impulse To Destroy-Part 3
4. Impulse To Destroy-Part 4
5. Impulse To Destroy-Part 5
6. Impulse To Destroy-Part 6
7. Impulse To Destroy-Part 7
8. Impulse To Destroy-Part 8
9. Impulse To Destroy-Part 9
10. Impulse To Destroy-Part 10
11. Impulse To Destroy-Part 11
12. Impulse To Destroy-Part 12
13. Impulse To Destroy-Part 13
14. Impulse To Destroy-Part 14
15. Impulse To Destroy-Part 15
16. Impulse To Destroy-Part 16
17. Impulse To Destroy-Part 17
18. Impulse To Destroy-Part 18
19. Impulse To Destroy-Part 19
20. Impulse To Destroy-Part 20
21. Impulse To Destroy-Part 21
22. Impulse To Destroy-Part 22
23. Impulse To Destroy-Part 23
24. Impulse To Destroy-Part 24
25. Impulse To Destroy-Part 25
26. Impulse To Destroy-Part 26
27. Impulse To Destroy-Part 27
28. Impulse To Destroy-Part 28
29. Impulse To Destroy-Part 29
30. Impulse To Destroy-Part 30
31. Impulse To Destroy-Part 31
32. Impulse To Destroy-Part 32
33. Impulse To Destroy-Part 33
34. Impulse To Destroy-Part 34
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domenica 30 gennaio 2011
Colonna Infame Skinhead - Discografia
14 tracce per dare origine al migliore CD streetcore-oi! italiano della storia. Riff taglienti, veloci e decisi, corredati da una voce roca e aggressiva, nella migliore tradizione skin che sputa testi che attingono dal classico repertorio oi!, protesta sociale, vita di strada ecc. senza però cadere mai nella banalità e nel già sentito. Presenti anche 3 cover ("ragazzo di strada", "lunga vita ai ribelli oi", "borghesi") e una canzone con chitarra acustica (!) oltre che un delirio rock 'n roll come "grandi magazzini". Il gruppo si presenta da solo. Assolutamente da avere per ogni amante del punk. [Lobo]
Voto: 10
Tracklist:
01. Roma
02. Giustizia
03. Non Morirà
04. La Nostra Guerra
05. Nessuna Pietà
06. Ferro e Fuoco
07. Erode del '68
08. Diritti e Tutele
09. Tu Non Sei Dalla Mia Parte
10. Ancora In Piedi
11. Non Cambieremo Mai
12. Punk è Moda
13. Ragazzo di Strada (Cover Corvi)
14. Grandi Magazzini
15. Borghesi (Cover Rough)
16. Lunga Vita ai Ribelli Oi (Cover Nabat)
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Nameless City - Incubo
Esordio per la one man band piacentina TNC, che si muove tra black metal, protoblack ma non disdegna anche influenze estranee a questi generi quali i Discharge o i SOD. Il demo è territorio privato dell'autore che guida l'ascoltatore tra i suoi interessi e le sue "ossessioni" da una canzone all'altra, da Lovecraft alle droghe alla musica in sè. Un opera che spazia largamente, senza un obbiettivo preordinato. Due sono i difetti rintracciabili nel disco: la drum machine estremamente povera che nei pezzi più tirati si rivela insufficente e la schizzofrenia dei passaggi da un brano all'altro di generi completamente diversi. Rimane comunque un lavoro originale, per menti aperte che non disdegnano la contaminazione tra suoni diversi. [Lobo]
Voto: 7+
Tracklist:
01. Nebbia
02. La Mia Mente
03. Dormi Guardiano
04. Grumo
05. Incubo
05. Saturday Night Monkey
06. Questa è La Fine
07. Treno (Bonus Track)
Voto: 7+
Tracklist:
01. Nebbia
02. La Mia Mente
03. Dormi Guardiano
04. Grumo
05. Incubo
05. Saturday Night Monkey
06. Questa è La Fine
07. Treno (Bonus Track)
Hated Youth - Hardcore Rules
Sette pollici uscito nel 1981 negli Stati Uniti, 11 tracce del più puro hardcore punk americano con influenze dalle grandi band a loro contemporanee, (Negative Approach e MDC su tutti) ma con un inclinazione più spinta al casino e alla violenza musicale più truce. Produzione orrenda, come vuole la regola, ottimi testi che mescolano protesta sociale ("total control" e "ban the bible"), ironia e sarcasmo ("i'm stupid" e "games") e pura e semplice attitudine ("hardcore rules" e "fear us"), voce alla Darby Crash incattivito unito a riff caotici e assasini; un grande disco di un gruppo ingiustamente sottovalutato, che regge al confronto con i grandi nomi dell'epoca. Procuratevelo! [Lobo]
Voto: 8,5
01. Hardcore Rules
02. Ted Bundy
03. Army Dad
04. Ban The Bible
05. I'm Stupid
06. Fuckhead
07. Fuck Russia
08. Red Red Red
09. Total Control
10. Games
11. Fear Us
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Necromantia/Varathron - Black Arts Lead To Everlasting Sins
Mentre in Norvegia Burzum, Mayhem, Darkthrone si apprestavan a dare il via all' ondata di black metal scandinavo in Grecia gruppi come Necromantia, Varathron, Rotting Christ, comnciavano a produrre i primi lavori che si distinguevano chiaramente dai norvegesi in quanto non cercavano di trasmettere il gelo nordico, ma piuttosto l' epicità e il mistero della mitologia e della storia dei paesi mediterranei. I Necromantia hanno la peculiarietà di avere un basso ad 8 cordo al posto della chitarra ritmica. Può sembrare una scelta azzardata, ma l' impatto finale è buono. Entrambi i gruppi suonano black metal "mediterraneo", dove ci son varie parti epiche e melodiche,ma senza trascurare l' oscurità e l' aura malefica che il genere deve avere, a differenza della maggior parte dei moderni gruppi symphonic black; si senton anche chiare influenze thrash ed heavy e la voce non è tipicamente black metal. Questo split è una pietra miliare nella storia di 2 gruppi che sono terribilmente sottovalutati e che non avrebbero nulla da individare alla maggior parti del black scandinavo.
Voto : 8
Voto : 8
1. Lord of the Abyss 2. The Feast Of Ghouls 3. Evil Prayers 4. Lycanthropia 5. De Magia Veterum Varathron 6. The Cult Of The Aragon 7. The Tressrising of Nyarlathotep 8. La Reine Noir 9. Outro 10. Ascent Of A Prophetic Vision 11. Genesis Of Apocryphal Desire | ||||||
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Darkthrone - Circle the Wagons
Oramai si sa che negli ultimi anni i Darkthrone,a partire da Too Old Too Cold hanno cambiato il loro genere, ma, se negli ultimi album le influenze maggiori erano crust e punk in generale ( genere apprezzatissimo da Fenriz ), con questo lavoro i 2 norvegesi hanno voluto rendere omaggio ala NWOBHM e all' Heavy Metal in generale, infatti molti dei riff son don di matrice puramente heavy/speed e son presenti pure parti di cantato pulito. Un' altro passo avanti quindi nella costante evoluzione del gruppo che è partito facendo death metal old school per finire a fare un heavy metal "punkeggiante" con qualche influenza black; molti fan non hanno accettato questo cambiamento ma Fenriz lo ha detto chiaramente che si era stancato di fare black metal perchè ormai è quasi diventato una moda e continuano a formarsi gruppi che non so altro che cloni. Tra tutte le canzoni quella che risalta maggiormente è sicuramente "I am the graves of the '80s", un vero e proprio inno che dovrebbero tenere ben presente tutti quelli che criticano i nuovi darkthrone.
"I am the graves of the 80s
I am the risen dead
Destroy their modern metal
And bang your fucking head ! "
Voto : 8
1. Those Treasures Will Never Befall You (04:21)
2. Running For Borders (04:04)
3. I Am The Graves Of The 80S (03:08)
4. Stylized Corpse (07:34)
5. Circle The Wagons (02:47)
6. Black Mountain Totem (05:36)
7. I Am The Working Class (05:09)
8. Eyes Burst At Dawn (03:33)
9. Bränn Inte Slottet (04:38)
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XBRAINIAX - Disgrace to the corpse of Eric Wood
31 canzoni in poco più di 10 minuti di musica : basterebbe questa frase per descrivere questo EP.Il genere proposto dal gruppo è un fastcore/powerviolence sullo stile di gruppi come Spazz, Infest, Charles Bronson, Capitalist Casualties. Se vi piace il genere e amate la velocità pura senza alcun compromesso, questo EP merita un ascolto.
Voto : 7
01. Jaded, Twisted and Evil
02. The End
03. Intelligent Design Is Fucking Stupid
04. I Hate Myself, Blah Blah Blah
05. Shitting Where You Eat
06. A Song About Crusties (Not a Hellnation Cover)
07. Bananarama Bloodbath
08. Trekkie Killer
09. This Time It's Personal
10. All Killer
11. Nothing Punk
12. Book Burners (Beware)
13. Too Late
14. Shanking the American Dream
15. Actually, Freedom Is Free
16. Mos Eisley
17. Young Republicans, Fuck Off
18. Admitting Defeat
19. Capitalist Have Nagasaki Wet Dream
20. Idiot Box
21. Bullet Hell
22. Sinking Your Flagship
23. My Way
24. Closed Mind, Clenched Fist
25. Lenny Kravitz Is His Answer
26. Kiss the Whip
27. B-Beat
28. Pick Up Real Change
29. Revenge
30. Believe It
31. Hacked to Chunks (No Comment)
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Vomitor - Devil's Poison
Secondo album per questo gruppo death/thrash australiano nel quale suonano, tra l' altro, componenti di Bestial Warlust, Gospel of the Horns e Spear of Longinus. Dalla copertina si intuisce già il contenuto dell' album, come dicono gli stessi Vomitor : "NO compromise, NEVER surrender, Death Metal or Die !" ,quindi se cercate tecnica, melodia, innovazione fareste bene ad allontanarvi il più possibile da questi australiani, mentre se avete amato gruppi come holocausto, sarcofago, mutilator, destroyer 666 quest' album non dovrebbe mancare nella vostra collezione, perchè, pur non inventando nulla di nuovo, il loro lavoro lo fanno veramente molto bene, riff taglienti e veloci, batteria martellante e una voce che sembra venire direttamente dagli abissi infernali. Notevole anche la cover degli Spear of Longinus, che rende nettamente meglio fatta dai Vomitor.
Voto : 7,5
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