mercoledì 9 febbraio 2011

SS Decontrol-"The Kids Will Have Their Say"


Boston è rimasta famosa negli anni '80 per essere stata la sede della scena più violenta degli epoca (basti pensare a Negative FX, DYS, gli stessi SSD, Gang Green, Death Before Dishonor ecc. e che è qui che è nata la slamdance e lo stage diving) e il primo demo del gruppo di Al Barile è una vera mazzata sui denti, canzoni velocissime con pochi rallentamenti che più che attenuare la tensione piombano sull'ascoltatore col peso di un mattone. Riff devastanti e voce urlatissima che esalta come poco per testi sul sociale o sullo straight edge, 9 tracce per poco meno di 10 minuti. Perfetto più che mai, da avere! [Lobo]
Voto: 9,5

Tracklist:
01. Boiling Point
02. Fight Them
03. Do You Even Care
04. Not Normal
05. Wasted Youth
06. Jock Itch
07. Fun To You
08. V.A.
09. How Much Art

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domenica 6 febbraio 2011

Uart Punk-"Demo 1981+Live 1982"


Gli Uart Punk sono stati, nel 1981, il primissimo gruppo punk venuto dal Sud Italia; purtroppo per questo sono rimasti esclusi dal giro di Milano-Torino (a parte una serata al Virus) e quindi piuttosto nell'ombra. Queste 17 tracce presenti nel disco (8 in studio e 9 dal vivo) mostrano un grande gruppo, furioso, incazzato e pieno d'attitudine, con musica semplice, veloce, ispirata al punk '77, e testi diretti che non parafrasano nulla e che rimangono attuali ancora adesso (ascoltatevi "frustrazione" ed "euroshima" ad esempio). Una botta d'odio e violenza direttamente da 30 anni fa che dimostra come siano presenti tuttora grandi gruppi che non hanno mai avuto ciò che meritano. [Lobo]
Voto: 8

Tracklist:
01. Anarchia in Italia
02. No Police
03. Religione, no Grazie
04. Vita Militare
05. Euroshima
06. Frustrazione
07. Fotti il Sistema
08. Non Contate su di Noi
09. Il Punk è Morto (live)
10. Fotti il Sistema (live)
11. Euroshima (live)
12. The Prisoner (live)
13. Vita Militare (live)
14. Frustrazione (live)
15. Eroina (live)
16. Fun (live)
17. Anarchia in Italia (live)

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venerdì 4 febbraio 2011

Battalion Of Saints-"Death R Us"



Battalion Of Saints-"Death R Us"
Classico gruppo hardcore americano il cui esordio su grande scala, con questo disco che racchiude gran parte delle registrazioni precedenti, è uscito troppo tardi sia per l'epoca d'oro dell'HC che per la band stessa, in quanto già a metà anni '90 erano morti due dei quattro membri. L'album comunque documenta il periodo di gloria della formazione con 24 brani che trattano della società ma che si allargano a tutti gli aspetti della vita, religione, veganesimo, rapporti interpersonali ecc. senza essere mai banali e con la leggera ironia che contraddistingue il buon punk, accompagnando il tutto con un ottima esecuzione strumentale, veloce e potente che stende l'ascoltatore con un muro di suono impressionante in cui si riconosco le influenze di gruppi fuori dal movimento come i Motorhead, ad esempio. Una perla rimasta in ombra. [Lobo]
Voto: 8,5

Tracklist:
01. Hell's Around The Next Corner
02. Thru With You
03. Fighting Boys
04. I Wanna Make You Scream
05. Modern Day Hero
06. E/B
07. Witch World
08. My Mind's Diseased
09. Animal In Man
10. Right Or Wrong
11. Holy Vision
12. Buddies And Pals
13. No More Lies
14. Second Coming
15. Beefmaster
16. No Time
17. Too Much Fun
18. Inter Course
19. Solidarity Is Fun
20. Fair Warning
21. Doomed World
22. Ace Of Spades (Cover Motorhead)
23. Head Banger
24. Cops Are Out

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martedì 1 febbraio 2011

Attrito-"Indotto A Camminare"


Grandine, Koroba Milk e Incline, questi i 3 gruppi da cui vengono i membri che hanno fondato gli Attrito, già di per sè una ottima presentazione. Nel 2010 danno alle stampe "Indotto a camminare" un album che si rifà alla tradizione dell'hardcore italiano più violenta ma ripulendolo dal casino e dal rumore che solitamente lo accompagnano; si ha così un disco massiccio che attinge dai migliori esempi del nostro punk unendoci una furia quasi inquietante, tanta attitudine e un ottima tecnica. Forse la migliore uscita del 2010, comunque da avere, anche solo per la convinzione di Rupert alla voce che sembra voglia spaccarvi il culo dallo stereo. [Lobo]
Voto: 9

Tracklist:
01. Sordo
02. La Vostra Scelta
03. Visto e Rivisto
04. Industria di Ipocriti
05. Indugio e Fermezza
06. Un'altra volta vivi
07. Luce Grigia
08. Diffusione di morte
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Kalashnikov Collective-"Living In A Psycho-Chaos Era"


Disco molto originale e complesso fatto da un gruppo della Vegan House a Milano, dove si fondono tematiche e suoni punk con forti inflessioni di elettronica e pop (!). Alla voce (melodica) c'è Milena che regge ottimamente la prova (caso strano per un gruppo punk). I testi sono abbastanza intricati e complessi da attirare l'attenzione al pari delle musiche estremamente curate (caso ancora più strano!). Purtroppo la formula si ripete abbastanza ripetitivamente per tutto il disco e l'uso insistente di tastiere e synth fa arrivare alla fine con un terrificante mal di testa. Lavoro più che buono ma che cade troppo spesso in un eccessivo peso che ne impedisce l'apprezzamento a pieno. [Lobo]
Voto: 7+

Tracklist:
01. Vivi in un'Era di Caos Psichico
02 – Aratri d'Ossa Scheggiate
03 – Paranoia Nelle Strade
04 – Ai Ferri Corti con Tutto l'Esistente
05 – Angoscia Rock
06 – Monorotaia
07 – Nere Sono le Cinghie dei Fucili
08 – Stalinstrasse Love Story
09 – Quando le Macchine si Fermeranno
10 – I Cronoclasti
11 – No Doves Fly Here (the Mob)

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Iskra - Iskra


Negli ultimi anni parallelamente al National Socialist Black Metal, che spesso incorpora anche elementi Oi e RAC, si son venuti a formare vari gruppi con tendenze anarchiche, che mischiano il tradizionale black metal con elementi crust e anarcho punk. Gli Iskra sono uno dei migliori rappresentanti di questo genere, unendo parti più lente tipicamente crust con sfuriate black metal e in certi tratti quasi grindcore.Una nota di merito anche ai testi, che, pur essendo molto politicizzati, non cadono quasi mai sul banale.
Voto : 7

1. Insurgence
2. Prisoner's of Conscience
3. Acceptance Not Tolerance
4. Antisect
5. Face of Capital
6. Master's of War
7. Culmine
8. Ash And Ruin
9. Massacre
10. Threat Inflation
11. Culture of Cowardice



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Intervista a Giulio Zillo dei Diserzione

Riporto qui l'intervista in dieci domande fatta da me a Giulio Zillo, voce nei friulani Diserzione, storico gruppo italiano attivo dal 1981-1984. Attraverso le sue parole possiamo vedere come l'attitudine non si spenga mai davvero!


-L. : Come si sono trovati a Domodossola 4 punk per formare il progetto non essendoci ancora centri sociali o comunque occasioni di ritrovo?

-G.Z. : Ci siamo trovati a scuola , tutti provenienti dalla stessa, la passione per musica allora era veramente un marchio di fabbrica per i giovani, sentivamo che dovevamo assolutamente fare qualcosa di concreto per non cadere in brutte situazioni sociali.

-L. : Da che idea di base siete partiti per fondare il progetto Diserzione, cosa vi ha spinti?

-G.Z. : Era innanzitutto l'amore del Punk prima maniera, con la sua ribellione ai cliche' sociali, prendere le distanze da "un certo modo di vivere" era per noi un dovere.

-L. : Com'era la scena all'epoca?

- G.Z. : Prendavamo il treno e andavamo al Virus di Milano...era l'unico posto dove si potesse ascoltare la nostra musica e stare insieme a persone che la pensavano piu' o meno come noi. La scena dalle nostre parti faceva cagare, c'era qualcosa sul lago maggiore , ma noi eravamo odiati e disprezzati dalla maggior parte delle persone, in quel periodo l'abito faceva il monaco.....ffanculo !!

- L. : Com'è stato vivere la scena punk al suo apice ed esserne uno dei portabandiera?

- G.Z. : Per noi e' stato cmq bellissimo,il nostro mondo , che ci sembrava piccolo , in quel momento si e' ingigantito in un batter d'occhio, le prime Fanze, le prime Tape e i primi Dischi autoprodotti, i primi articoli su giornali specializzati nazionali, i primi centri sociali....sembrava che tutti noi potevamo fare qualsiasi cosa con la nostra musica....avevamo un arma micidiale...e lo sapevamo !

-L. : L'esperienza più importante fatta con i Diserzione?

- G.Z. : L'esperienza piu' importante ?...certamente il "ns primo concerto" all ITCG Einaudi di Domodossola davanti a tutta la scuola...una marea di ragazzi !!....tutti presi bene per un evento cosi' estremo e storico per quel periodo.

-L. : Come vedi la scena adesso?

- G.Z. : La vedo cmq abbastanza bene, e' supportata da qualche vecchia e grande band dell'epoca, con internet la diffusione adesso non e' piu' un problema.

- L. : Qual'è stato il fattore che ha portato allo scioglimento del gruppo?

- G.Z. : Ci siamo sciolti solo perche' eravamo troppo giovani e non avevamo una lira, era impossibile pagare l'affitto e la luce della cantina che avevamo per le prove.....ogni mese un debito insostenibile.

- L. : Dopo la rottura con i Diserzione sei rimasto nella scena punk come, ad esempio Giovanni degli Uart Punk, poi nei Soglia Del Dolore o hai abbandonato tutto?

- G.Z. : Dopo i Diserzione ho fatto ancora qualcosa sempre un po' legato al Punk ( Post Punk, New Wave ecc) con altri gruppi, suono ancora adesso ,cercando di toccare e conoscere altri mondi musicali....la vena e l'attitudine sono ancora quelle di un tempo ...spero.

- L. : Come ci si sente ad essere partiti come ragazzi di un gruppo di Domodossola e essere dopo 27 anni dallo scioglimento degli esempi per i nuovi punk?

- G.Z. : La verita? ...mi sento orgoglioso, pensavamo di non avere combinato un cazzo...ma se solo una persona ci porta come esempio...allora i Diserzione avevano ragione !!

- L. : Ultima domanda ma la più difficile!Pensi che ad oggi ci sia ancora un motivo per "essere punk"?Nel mondo di adesso, attraverso la globalizzazione, il benessere sempre più diffuso e vuoto della società, pensi che si possa esserlo ancora seriamente?O sono caduti anche gli ultimi ribelli e ciò che rimane è solo moda?

- G.Z. : E' forse adesso il periodo giusto per essere PUNK, troppa propaganda, troppa sottocultura giovanile e non, troppi falsi ideali, troppi falsi esempi, ...sono passati quasi 30 anni ma i gruppi fanno ancora fatica a suonare nei locali perche' bloccano i permessi per motivi di ordine pubblico !!....praticamente non e' cambiato un cazzo !!!.........Punk's not Dead !!!!

Quindi, grazie mille Giulio!, la scena che avete fondato vive ancora! [Lobo]

Vivere Merda-"Pace Violenta"


Concittadine degli Eu's Arse, anche loro di Udine, i Vivere Merda (ex Piscia Korsakov) sputano il loro primo album dopo un demo più che convincente. Nulli i cambiamenti rispetto al genere preso nell'uscita precedente, un crust alla Nausea ma più rozzo e selvaggio per un totale di sette tracce con liriche grezze ma efficaci ("Berlusconi vaffanculo" è un buon esempio) ma che possono spaziare anche su altri temi ("oppressione, violenza, galere" oltre che essere il miglior pezzo del disco ha anche un ottimo testo) e un buon impatto sonoro per 14 minuti di violenza punk. (Lobo)
Voto: 7

Tracklist:
01. Pace Violenta
02. Nazi Merde
03. Oppressione, Violenza, Galere
04. Berlusconi Vaffanculo
05. Odio
06. Sono Vuoto
07. A Tutti i Punx (Alternative Version)

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lunedì 31 gennaio 2011

Affluente - TSOL


Già a partire dal titolo si intuisce quale sarà il genere che la band intende seguire, e non è un intuizione sbagliata. 20 pezzi di pure hardcore americano, cantati però in italiano che non lasciano spazio a nulla che non sia una vera e propria furia punk, sottolineata da un muro del suono devastante. Carlo Cannella con la sua voce particolare conferisce al disco quel tocco in più che lo rende ancora più apprezzabile mentre canta di ingiustizia sociale, religione, morte, violenza, capitalismo, anarchia, militarizzazione e molto altro senza cadere mai nel banale, anzi, originalità, sarcasmo ma anche un profondo livello di conoscenza dei temi trattati aggiunge la possibilità di una lettura su più livelli di significato; il tutto supportato da ritmiche possenti nel più puro stile american HC del miglior genere. Ogni traccia è il nome tradotto di un gruppo statunitense anni '80 ("bandiera nera", "abuso verbale", "battaglione di santi", "corrosione della conformità" ecc ecc) e questo album si qualifica come il migliore disco del genere uscito in europa nell'ultimo decennio. Da avere ad ogni costo. [Lobo]
Voto: 10

Tracklist:
01. Bandiera Nera
02. Esperimenti Uniti d'America
03. Battaglione di Santi
04. Gli Idioti del Circolo
05. Codice d'Onore
06. Approccio Negativo
07. Articoli di Fede
08. Piacere Malato
09. Decontrollo del Sistema Sociale
10. Proprietà del Governo
11. Scelta Uniforme
12. Vuoto
13. Abuso Verbale
14. Sporchi Marci Imbecilli
15. 7 Secondi
16. Corrosione della Conformità
17. Causa di Morte: Adrenalina
18. Incerti al 76%
19. Pupazzi di Carne
20. Distorsione Sociale

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Nabat - Laida Bologna



Non credo servano descrizioni per questo autentico pezzo di storia dell' Oi italiano; 4 pezzi, diventati poi i cavalli di battaglia del gruppo bolognese e coverizzati in seguito da svariati gruppi della scena punk italiana. Un EP da avere e da cantare a squarciagola.
Voto : 8,5

  1. Laida Bologna
  2. Potere nelle strade
  3. Lunga vita ai ribelli Oi!
  4. Troia
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Hail of Bullets - On Divine Winds


Secondo album per il supergruppo death metal olandese, questa volta il conflitto si sposta dalla steppe russe alle spiagge e alle giungle del fronte del pacifico. Questo disco non fa che confermare tutte le qualità messe in campo nell' album precendente e basterebbe la sola canzone d' apertura "Operation Z", una violentssima bordata di puro death metal per promuovere a pieni voti l' album in questione. Riff tritaossa, rallentamenti perfetti, assoli e parti melodiche ben inseriti e il fantastico growl di Van Drunen la fa da padrone. D' altronde gli Hail of Bullets sono uno dei migliori gruppi death del nuovo e questo disco va a collocarsi sicuramente tra i migliori cd del 2010
Voto : 8,5

1. The Eve Of Battle
2. Operation Z 
3. The Mukden Incident
4. Strategy Of Attrition
5. Full Scale War
6. Guadalcanal
7. On Choral Shores
8. Unsung Heroes
9. Tokyo Napalm Holocaust 
10. Kamikaze
11. To Bear The Unbearable 

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Goatlord - Reflections of the Solstice



Immaginate di prendere del death metal rozzo e primordiale, mischiarlo con rallentamenti doom, storie di zombi, voodoo e magia nera e condire il tutto con tanto droga ed avrete un idea di cosa sono i Goatlord. Uno dei primi gruppi death/doom della storia, riff di puro death metal old school, batteria lenta e pesante e una voce cattivissima. Se cercate tecnica e sperimentazioni questo non è il disco che fa per voi,ma se amate gruppi come coffins, asphyx, blasphemy, nunslaughter l' ascolto è pressoche obbligatorio.ù
 Voto : 8 +

1.Blood Monk05:53
2.Distorted Birth06:58
3.The Fog06:55
4.Underground Church04:34
5.Chicken Dance03:50
6.Acid Orgy05:42
7.Possessed Soldiers of War05:17
8.Sacrifice04:20

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Rocket From The Tombs-"The Day The Earth Met The Rocket From The Tombs"


Gruppo attivo tra il 1974-1975 nella scena di New York, il disco racchiude i vari demo e alcuni pezzi live. Contraddistinti da una formazione estremamente instabile che si riflette anche sulle canzoni che raramente seguono una stessa linea da una registrazione all'altra sono uno dei più curiosi fenomeni dell'epoca. Un punk stralunato e psicotico con inserti melodici e deliranti, apprezzabile solo dagli intenditori che vogliono approfondire la conoscenza di quella che fu la scena generatrice di moltissimi gruppi tra cui Ramones, Dictators e Blondie, per nominare i più famosi. Altra curiosità è la presenza in alcune canzoni di Stiv Bators. O' Connor e Madanski, futuri membri dei Dead Boys (nel disco si trovano le primissime versioni di "Sonic Reducer", "Ain't It Fun", "Down In Flames", e "What Love Is It" e non solo) e di Laughner e Thomas che avrebbero poi fondato i Pere Ubu (anche "Life Stinks", "30 Seconds Over Tokyo" e "Final Solution" nelle loro versioni originali sono presenti nell'album). Una vera band-incubatrice per la futura esplosione del punk. [Lobo]
Voto: 7,5

Tracklisti:
1. Raw Power (Cover Iggy & The Stooges)
2. So Cold
3. What Love Is
4. Ain't It Fun
5. Transfusion
6. Life Stinks
7. Muckraker
8. 30 Seconds Over Tokyo
9. Satisfaction (Cover Rolling Stones)
10. Sonic Reducer
11. Never Gonna Kill Myself Again
12. Final Solution
13. Foggy Notion
14. Amphetamine
15. Read It & Weep
16. Seventeen
17. Frustation
18. Down In Flames
19. Search & Destroy (Cover Iggy & The Stooges)

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Dead Rabinz-"Israhell"


Gruppo israeliano con una buona immagine d'attitudine e d'estetica e ottime (immagino) intenzioni. L'album si snoda su 15 tracce che si ispirano allo street punk e agli Exploited. Purtroppo mancano l'originalità necessaria perchè il disco sia interessante e le tracce si rivelano banalissime quasi subito. L'ascolto, infatti, annoia dopo pochi minuti, i musicisti non riescono a creare un muro di suono sufficiente a trascinare l'ascoltatore nel vortice d'aggressività che vorrebbero creare e i pezzi a due voci, fatti per spezzare la monotonia non reggono nemmeno al primo ascolto. Consigliato solo a punk di bocca molto buona. [Lobo]
Voto: 5,5

Tracklist:
1. Intro
2. Israhell
3. Vosvoyas
4. Agression
5. Wankers
6. Detstvo
7. Slave
8. Ananizm
9. Why?
10. Tel-Aviv City
11. We
12. War
13. Life
14. Sam Za Sebya
15. Tikva

Exploited-"Fuck The System"


Exploited-"Fuck The System"
Uno si chiede il perchè di un disco del genere, poi arriva la risposta. I soldi! Un album orrendo, liriche banali, e riff che vanno dove va il mercato seguendo un metal da pagliacciata unito a un hardcore all'acqua di rose. Del punk così strillato dalla band nemmeno una vaga traccia mentre abbondano la monotonia, lo stereotipo e la moda. Creato apposta per ragazzini tredicenni che fanno gli anarchici bevendo Coca Cola. [Lobo]
Voto: 2

Tracklist:
1. Fuck The System
2. Fucking Liar
3. Holiday In The Sun
4. You Are A Fucking Bastard
5. Lie To Me
6. There Is No Point
7. Never Sell Out
8. Noize Annoys
9. I Never Changed
10. Why Are You Doing This To Me
11. Chaos Is My Life
12. Violent Society
13. Was It Me

Extreme Napalm Terror-"Impulse To Destroy"


Nascendo nel 1986 sono tra i primissimi gruppi grind in Germania e in generale in Europa. Esordio sulla lunga distanza, nel 1989 con "Impulse To Destroy", 34 tracce in 35 minuti, una mazzata di grindcore/noise che non guarda in faccia a nessuno. La tecnica scarseggia e anche la produzione ma se cercate la violenza pura e semplice questo disco fa per voi, con ritmiche che maciullano, una batteria che copre qualsiasi cosa e un growl primordiale quanto efficace che il più delle volte lascia da parte i testi (testi?) per effettuare semplici versi che riportano questo album a un livello ancora più primordiale e primitivo, direttamente dal miglior inferno sonoro! (Lobo)
Voto: 8

Tracklist:
1. Impulse To Destroy-Part 1
2. Impulse To Destroy-Part 2
3. Impulse To Destroy-Part 3
4. Impulse To Destroy-Part 4
5. Impulse To Destroy-Part 5
6. Impulse To Destroy-Part 6
7. Impulse To Destroy-Part 7
8. Impulse To Destroy-Part 8
9. Impulse To Destroy-Part 9
10. Impulse To Destroy-Part 10
11. Impulse To Destroy-Part 11
12. Impulse To Destroy-Part 12
13. Impulse To Destroy-Part 13
14. Impulse To Destroy-Part 14
15. Impulse To Destroy-Part 15
16. Impulse To Destroy-Part 16
17. Impulse To Destroy-Part 17
18. Impulse To Destroy-Part 18
19. Impulse To Destroy-Part 19
20. Impulse To Destroy-Part 20
21. Impulse To Destroy-Part 21
22. Impulse To Destroy-Part 22
23. Impulse To Destroy-Part 23
24. Impulse To Destroy-Part 24
25. Impulse To Destroy-Part 25
26. Impulse To Destroy-Part 26
27. Impulse To Destroy-Part 27
28. Impulse To Destroy-Part 28
29. Impulse To Destroy-Part 29
30. Impulse To Destroy-Part 30
31. Impulse To Destroy-Part 31
32. Impulse To Destroy-Part 32
33. Impulse To Destroy-Part 33
34. Impulse To Destroy-Part 34

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domenica 30 gennaio 2011

Colonna Infame Skinhead - Discografia


14 tracce per dare origine al migliore CD streetcore-oi! italiano della storia. Riff taglienti, veloci e decisi, corredati da una voce roca e aggressiva, nella migliore tradizione skin che sputa testi che attingono dal classico repertorio oi!, protesta sociale, vita di strada ecc. senza però cadere mai nella banalità e nel già sentito. Presenti anche 3 cover ("ragazzo di strada", "lunga vita ai ribelli oi", "borghesi") e una canzone con chitarra acustica (!) oltre che un delirio rock 'n roll come "grandi magazzini". Il gruppo si presenta da solo. Assolutamente da avere per ogni amante del punk. [Lobo]
Voto: 10

Tracklist:
01. Roma
02. Giustizia
03. Non Morirà
04. La Nostra Guerra
05. Nessuna Pietà
06. Ferro e Fuoco
07. Erode del '68
08. Diritti e Tutele
09. Tu Non Sei Dalla Mia Parte
10. Ancora In Piedi
11. Non Cambieremo Mai
12. Punk è Moda
13. Ragazzo di Strada (Cover Corvi)
14. Grandi Magazzini
15. Borghesi (Cover Rough)
16. Lunga Vita ai Ribelli Oi (Cover Nabat)

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Nameless City - Incubo

Esordio per la one man band piacentina TNC, che si muove tra black metal, protoblack ma non disdegna anche influenze estranee a questi generi quali i Discharge o i SOD. Il demo è territorio privato dell'autore che guida l'ascoltatore tra i suoi interessi e le sue "ossessioni" da una canzone all'altra, da Lovecraft alle droghe alla musica in sè. Un opera che spazia largamente, senza un obbiettivo preordinato. Due sono i difetti rintracciabili nel disco: la drum machine estremamente povera che nei pezzi più tirati si rivela insufficente e la schizzofrenia dei passaggi da un brano all'altro di generi completamente diversi. Rimane comunque un lavoro originale, per menti aperte che non disdegnano la contaminazione tra suoni diversi. [Lobo]
Voto: 7+

Tracklist:
01. Nebbia
02. La Mia Mente
03. Dormi Guardiano
04. Grumo
05. Incubo
05. Saturday Night Monkey
06. Questa è La Fine
07. Treno (Bonus Track)

Hated Youth - Hardcore Rules


Sette pollici uscito nel 1981 negli Stati Uniti, 11 tracce del più puro hardcore punk americano con influenze dalle grandi band a loro contemporanee, (Negative Approach e MDC su tutti) ma con un inclinazione più spinta al casino e alla violenza musicale più truce. Produzione orrenda, come vuole la regola, ottimi testi che mescolano protesta sociale ("total control" e "ban the bible"), ironia e sarcasmo ("i'm stupid" e "games") e pura e semplice attitudine ("hardcore rules" e "fear us"), voce alla Darby Crash incattivito unito a riff caotici e assasini; un grande disco di un gruppo ingiustamente sottovalutato, che regge al confronto con i grandi nomi dell'epoca. Procuratevelo! [Lobo]
Voto: 8,5

01. Hardcore Rules
02. Ted Bundy
03. Army Dad
04. Ban The Bible
05. I'm Stupid
06. Fuckhead
07. Fuck Russia
08. Red Red Red
09. Total Control
10. Games
11. Fear Us

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Necromantia/Varathron - Black Arts Lead To Everlasting Sins

Mentre in Norvegia Burzum, Mayhem, Darkthrone si apprestavan a dare il via all' ondata di black metal scandinavo in Grecia gruppi come Necromantia, Varathron, Rotting Christ, comnciavano a produrre i primi lavori che si distinguevano chiaramente dai norvegesi in quanto non cercavano di trasmettere il gelo nordico, ma piuttosto l' epicità e il mistero della mitologia e della storia dei paesi mediterranei. I Necromantia hanno la peculiarietà di avere un basso ad 8 cordo al posto della chitarra ritmica. Può sembrare una scelta azzardata, ma l' impatto finale è buono. Entrambi i  gruppi suonano black metal "mediterraneo", dove ci son varie parti epiche e melodiche,ma senza trascurare l' oscurità e l' aura malefica che il genere deve avere, a differenza della maggior parte dei moderni gruppi symphonic black; si senton anche chiare influenze thrash ed heavy e la voce non è tipicamente black metal. Questo split è una pietra miliare nella storia di 2 gruppi che sono terribilmente sottovalutati e che non avrebbero nulla da individare alla maggior parti del black scandinavo.

Voto : 8

1. Lord of the Abyss
2. The Feast Of Ghouls
3. Evil Prayers
4. Lycanthropia
5. De Magia Veterum
Varathron
6. The Cult Of The Aragon
7. The Tressrising of Nyarlathotep
8. La Reine Noir
9. Outro
10. Ascent Of A Prophetic Vision
11. Genesis Of Apocryphal Desire
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Darkthrone - Circle the Wagons



Oramai si sa che negli ultimi anni i Darkthrone,a partire da Too Old Too Cold  hanno  cambiato il loro genere, ma, se negli ultimi album le influenze maggiori erano crust e punk in  generale   ( genere apprezzatissimo da Fenriz ), con questo lavoro i 2 norvegesi hanno voluto rendere omaggio ala NWOBHM e all' Heavy Metal in generale, infatti molti dei riff son don di matrice puramente heavy/speed e son presenti pure parti di cantato pulito. Un' altro passo avanti quindi nella costante evoluzione del gruppo che è partito facendo death metal old school per finire a fare un heavy metal "punkeggiante" con qualche influenza black; molti fan non hanno accettato questo cambiamento ma Fenriz lo ha detto chiaramente che si era stancato di fare black metal perchè ormai è quasi diventato una moda e continuano a formarsi gruppi che non so altro che cloni. Tra tutte le canzoni quella che risalta maggiormente è sicuramente "I am the graves of the '80s", un vero e proprio inno che dovrebbero tenere ben presente tutti quelli che criticano i nuovi darkthrone.
"I am the graves of the 80s
I am the risen dead
Destroy their modern metal
And bang your fucking head ! "

Voto : 8

1. Those Treasures Will Never Befall You (04:21)
2. Running For Borders (04:04)
3. I Am The Graves Of The 80S (03:08)
4. Stylized Corpse (07:34)
5. Circle The Wagons (02:47)
6. Black Mountain Totem (05:36)
7. I Am The Working Class (05:09)
8. Eyes Burst At Dawn (03:33)
9. Bränn Inte Slottet (04:38)
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XBRAINIAX - Disgrace to the corpse of Eric Wood






31 canzoni in poco più di 10 minuti di musica : basterebbe questa frase per descrivere questo EP.Il genere proposto dal gruppo è un fastcore/powerviolence sullo stile di gruppi come Spazz, Infest, Charles Bronson, Capitalist Casualties. Se vi piace il genere e amate la velocità pura senza alcun compromesso, questo EP merita un ascolto.
Voto : 7

01. Jaded, Twisted and Evil
02. The End
03. Intelligent Design Is Fucking Stupid
04. I Hate Myself, Blah Blah Blah
05. Shitting Where You Eat
06. A Song About Crusties (Not a Hellnation Cover)
07. Bananarama Bloodbath
08. Trekkie Killer
09. This Time It's Personal
10. All Killer
11. Nothing Punk
12. Book Burners (Beware)
13. Too Late
14. Shanking the American Dream
15. Actually, Freedom Is Free
16. Mos Eisley
17. Young Republicans, Fuck Off
18. Admitting Defeat
19. Capitalist Have Nagasaki Wet Dream
20. Idiot Box
21. Bullet Hell
22. Sinking Your Flagship
23. My Way
24. Closed Mind, Clenched Fist
25. Lenny Kravitz Is His Answer
26. Kiss the Whip
27. B-Beat
28. Pick Up Real Change
29. Revenge
30. Believe It
31. Hacked to Chunks (No Comment)

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Vomitor - Devil's Poison


Secondo album per questo gruppo death/thrash australiano nel quale suonano, tra l' altro, componenti di Bestial Warlust, Gospel of the Horns e Spear of Longinus. Dalla copertina si intuisce già il contenuto dell' album, come dicono gli stessi Vomitor : "NO compromise, NEVER surrender, Death Metal or Die !" ,quindi se cercate tecnica, melodia, innovazione fareste bene ad allontanarvi il più possibile da questi australiani, mentre se avete amato gruppi come holocausto, sarcofago, mutilator, destroyer 666 quest' album non dovrebbe mancare nella vostra collezione, perchè, pur non inventando nulla di nuovo, il loro lavoro lo fanno veramente molto bene, riff taglienti e veloci, batteria martellante e una voce che sembra venire direttamente dagli abissi infernali. Notevole anche la cover degli Spear of Longinus, che rende nettamente meglio fatta dai Vomitor.
Voto : 7,5



1.Crimson Tide04:15
2.Flesh for Satan02:36
3.Saga of the Rage05:40
4.Caligvla03:53
5.Devils Poison04:31
6.Midnight Madness03:57
7.Beast of Sodom02:20
8.Neutron Hammer03:32















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